Maiàl 2023, il calendario in dialetto Ferrarese
Maiàl 2023, il calendario in dialetto Ferrarese
Oltre al Burdél in dialetto Romagnalo, tra i calendari delle Tradizioni 2023, firmati DM Group, alla prima edizione abbiamo: Maiàl 2023, il calendario in dialetto Ferrarese.
Il Maiàl 2023 vanta una cospicua raccolta di frasi, detti e aforismi d’altri tempi in dialetto Ferrarese con traduzione in Italiano. Come tutti i Calendari delle Tradizioni DM Group, anche il Maiàl spicca per il suo nome unico e particolare. Padre di questi nomi particolari è l’ormai noto Sócc’mel di Bologna, ma anche tutti gli altri non sono da meno. Infatti, spesso in molti hanno definito questi nomi: un po’ “borderline“. Borderline, perché lasciano molto libera l’interpretazione tra il vero significato, il significato volgare e quello metaforico.
Maiàl che calendario!
Anche per Ferrara è stato scelto un nome fraintendibile a molti, ma decisamente, dal chiaro significato e di largo uso per gli autoctoni.
Maiàl, non si intende il maiale, animale suino, come molti di voi avranno già pensato, ma in Ferrarese, viene tradotto letteralmente come:
“Caspita! Che roba! Accipicchia! Quant’è bello!” o espressioni simili di sorpresa.
Cit. F. Guidetti - M. Musacchi "Scrìvar e lèzar alfrarés".
VOCI DEL GERGO FERRARESE.
DETTI POPOLARI, CURIOSITÀ "Mod ad dir, usànz e dò o trépìlul ad gramàtìca"
2021, Festina Lente Edizioni di Marco Mari, Ferrara.
Definizione ancora più colorita ma che si attiene a questi concetti la trovi se leggi questo articolo del web.
Maiàl, è un intercalare frequentemente usato dai Ferraresi e da tutta la provincia. Per un approfondimento maggiore ti invitiamo a leggere in fondo a questa pagina.*
Il Maiàl 2023, il calendario in dialetto Ferrarese, dove comprarlo!
Come tutti i calendari dialettali di DM Group, anche il Maiàl 2023 in Ferrarese, è stato distribuito sul territorio. È possibile acquistarlo da più punti vendita di tutte le città che appartengono alla Romagna.
Per chi preferisce riceverlo direttamente a casa, c’è sempre la possibilità di acquistarlo on line direttamente dal nostro portale e-commerce, SHOP.DMGROUPBOLOGNA.IT
Ormai il nostro shop, è il punto di riferimento di moltissimi prodotti firmati DM Group, per questo anche il Maiàl 2023 lo trovi nel nostro SHOP da Settembre in poi.
Di seguito ci sono i due bottoni gialli, in uno consulterai i punti vendita con i rispettivi indirizzi e dati anagrafici (visibili da settembre 2022). Cliccando invece, sul bottone del “COMPRALO ON LINE” verrai direzionato subito sul DM SHOP (acquistabile da Settembre 2022).
Buon shopping e buon divertimento!
DEFINIZIONE DI MAIÀL
*Maiàl… L’esclamazione Maiàl! così frequente nell’intercalare rustico, è espressione di meraviglia e sta per “accidenti!, caspita!”. È spesso completata con Maiàl! Ach ròba! Caspita! Che roba!, oppure Majàl! S’I’è bèi! Accipicchia! Quant’è bello!, o espressioni simili di sorpresa. Sicuramente è soltanto la seconda parte di una imprecazione, il cui inizio si è cominciato a sottintendere quando si è voluto evitare la blasfemia. Al contrario, tanto tempo fa, la bestemmia era frequente (anche se spesso ne veniva sottovalutato il significato, declassandola, negli intendimenti, a semplice modo di inveire, senza vera ingiuria). Tant’è che nei locali pubblici era presente il cartello con la scritta «La persona civile non bestemmia».
Non ha fondamento l’idea che maiàl! sia forma abbreviata di mài al mónd,* sia per ragioni fonetiche che darebbero mài al (con l’accento tonico sulla prima a) e non maiàl, sia per il fatto che mài al mónd è un rafforzativo di mài e significa “assolutamente no! Affatto! Mai e poi mai!”. Nulla ha a che vedere col valore di meraviglia e sorpresa, positiva o negativa, espressa da maiàl!
Un tempo si diceva par Sant ‘André ciàpa al maiàl pr ‘al pè, per Sant’Andrea (30 novembre), prendi il maiale per il piede, per atterrarlo e quindi ucciderlo, trafiggendogli il cuore col cuidùr o curidùr. Questa data, era la prima tra quelle possibili per l’uccisione e la macellazione domestica del maiale. Ma, se la stagione non era sufficientemente rigida si andava al tradizionale 8 dicembre, che quasi ovunque segnava il momento oltre il quale era possibile procedere a mazàr e zuàr al maiàl. In una giornata di grande lavoro, ma anche di festa perché, dopo tanti mesi passati a mnèstra dafasó, si mangiava finalmente la mnèstra sùta, la pasta condita col ragù.
Fatto quest’ultimo con un po’ di carne macinata del maiale che si stava macellando, poi si cuoceva sulla brace del focolare qualche fetta di fegato avvolto nella sua rete (al radsèl) e tutta la famiglia mangiava insieme al norcino e ai suoi aiutanti. Di giorno in giorno, come gruppo itinerante, tutti insieme, andavano presso le varie famiglie del circondario a prestare la loro opera.
Mài al mónd! Loc. interiettiva. Assolutamente no! Mai e poi mai! Vìénat con mi? Mo mài al mónd! Gnanch mòrta! Vieni con me? Assolutamente no! Neanche morta!
Cit. F. Guidetti – M. Musacchi “Scrìvar e lèzar alfrarés” – VOCI DEL GERGO FERRARESE – DETTI POPOLARI, CURIOSITÀ “Mod ad dir, usànz e dò o trépìlul ad gramàtìca”
2021, Festina Lente Edizioni di Marco Mari, Ferrara.
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